12 Lug Ninetto e il diavolo di Pasolini: L’Historie du Soldat
Ha debuttato nel luglio del 1995 al Festival di Avignone L’Histoire du Soldat di Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti e Giulio Paradisi, una sceneggiatura destinata ad un progetto cinematografico mai realizzato che portava la firma di tre registi: Giorgio Barberio Corsetti, Gigi Dall’Aglio e Mario Martone.
Scritto negli anni tra il 1972 e il 1974, il testo trae spunto dall’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij, di cui riprende il carattere favolistico trasformando i personaggi principali dell’opera musicale in figure simbolo destinate a portare in sé i principali caratteri del pensiero degli ultimi anni di vita di Pier Paolo Pasolini.
Scritta per Ninetto Davoli, interprete del soldato del titolo, la sceneggiatura è un viaggio attraverso l’Italia divisa da culture, storia, lingua, un Italia che ancora mostra volti, ambienti e caratteri diversificati che da sempre hanno fatto la ricchezza del nostro paese, ma già fortemente minacciata dal potere di appiattimento e omologazione proprio dei mezzi di comunicazione di massa. Come il soldato di Stravinskij, accompagnato dal suono del violino, Ninetto parte in licenza carico del suo buon umore, accompagnato dalla propria innocenza, illuminato da un sorriso spontaneo e sincero. Accanto a lui il diavolo che in cambio della voce di quel violino gli promette ricchezza, che in cambio della sua innocenza gli offre il successo.

Le tre parti del racconto (il Nord, Roma, Napoli) sono dirette ciascuna da uno dei tre registri. A Gigi Dall’Aglio il compito di rievocare il luogo della nostalgia e della memoria, un nord connotato dalla presenza di una cultura padana contadina in via di estinzione; Giorgio Barberio Corsetti ha costruito “l’inferno mediatico”, il trionfo del male vissuto e subito dal soldato, mentre Mario Martone racconta il perdersi nel mondo fatato dei sogni, dove anche i morti possono soccorrere i vivi, per scomparire al supplizio di un inesorabile risveglio quotidiano.
L’impianto drammaturgico dello spettacolo richiamava le tappe della vita stessa di Pier Paolo Pasolini: dai paesaggi della propria formazione intellettuale e poetica fino a Roma dove venne a contatto con la borgata, il sottoproletariato, fino al sogno della Napoli fiabesca del Decamerone. L’Histoire du Soldat ha fatto della diversità stilistica e della contrapposizione dei linguaggi poetici motivo di ricerca culturale e teatrale.
L’HISTOIRE DU SOLDAT *
Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti, Giulio Paradisi
con Ninetto Davoli
Renato Carpentieri
e con Lorenzo Alessandri, Maurizio Bizzi, Paolo Bocelli, Giorgio Carminati, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Marcello Colasurdo, Gino Curcione, Alessandro Lanza, Walter Leonardi, Mariella Lo Sardo, Gaetano Mosca, Anna Romano, Nicoletta Toschi
Patrizia Bettotti / Gabriele Raspanti (violino)
Massimo Ferraguti / Samuele Marlieri (clarinetto)
Alessandro Nidi / Stefano Medioli (pianoforte)
costumi Elena Mannini
musiche Alessandro Nidi
luci Pasquale Mari
realizzazione video Fabio Iaquone
regia e ideazione scenica Giorgio Barberio Corsetti, Gigi Dall’ Aglio, Mario Martone
assistente di produzione e responsabile di compagnia Cinzia De Felice
ufficio Stampa Anna Cremonini
direttore di scena Ugo Vecchiato
assistenti ai costumi Piero Risani, Barbara Guarducci
macchinisti Maurizio Bellezza, Mariano Lucci
capoelettricista Fabrizio Giometti
fonico Daniele Incudine
tecnico video Federico Del Prete
attrezzista Filippo Iezzi
sarta Maria Salvitti
progetto grafico Simona Costanzo
foto di scena Maurizio Buscarino
trasporti Luigi Petrillo
Produzione TEATRO STABILE DELL’UMBRIA – TEATRO STABILE Dl PARMA – FESTIVAL D’ AVIGNON
con COMPAGNIA GIORGIO BARBERIO CORSETTI – TEATRI UNITI
e con la partecipazione di EMILIA ROMAGNA TEATRO INTERNATIONAL ARTS CENTRE deSINGEL
* Per gentile concessione della R.P.A. International di Filiberto Bandini