05 Ago Guido Picelli: Un Antifascista sulle Barricate
Il 22 luglio 2022 è stata pubblicata la graphic novel “Guido Picelli. Un antifascista sulle barricate” di Francesco Pelosi e Rise edito da Round Robin.
Favour, un ragazzo del centro giovani, intervista gli autori per conoscere la storia.

Com’è nato questo progetto?
Francesco spiega che l’idea è nata un paio di anni fa quando, riprendendo il romanzo di Pino Cacucci “Oltretorrente”, ha notato le mille sottolineature ed emozioni che quel racconto gli aveva donato.
La storia delle Barricate ha sempre avuto, per entrambi gli autori, un significato particolare: da una parte rappresenta una storia cittadina, di portata nazionale, le cui implicazioni politiche hanno spinto a celarla per molti anni, dall’altra un forte senso di appartenenza valoriale trasmesso dal territorio di Parma e, soprattutto, dai quartieri dell’Oltretorrente e Naviglio-Saffi.
Francesco e Rise hanno deciso di realizzare insieme una graphic novel nel 2022, anno del centenario delle Barricate.
Come mai avete deciso di fare una graphic novel?
La graphic novel, racconta Rise, è stata una grande sfida a livello artistico. Non essendo però una forma saggistica, bensì fumettistica, permette di essere letta e conosciuta non solo dagli adulti, ma anche dai ragazzi con maggiore facilità.
Francesco ammette che la graphic novel è da sempre un grande amore. Da bambino il nonno gli leggeva i fumetti, di cui poi è divenuto un avido lettore.
“Una scelta spontanea creare una grafic novel” dice sorridendo.
Come avete costruito la graphic novel?
Il lavoro si è strutturato in tre livelli: la sceneggiatura, i disegni e, infine, il lettering.
La base del lavoro è stata la ricerca storica, necessaria per poter raccontare con puntualità i fatti. La ricostruzione si è resa possibile grazie alle pubblicazioni di storici locali e nazionali sui giorni delle Barricate di Parma. Gli schedari della polizia hanno reso possibile conoscere le facce di altri protagonisti, provati da una vita colma di stenti, causata dal vivere in borghi malsani. Persone povere i cui volti sono estremamente interessanti.
Da un punto di vista tecnico Rise ha scelto lo scratchboard, che prevede l’utilizzo di strumenti che vanno a incidere un sottile strato di inchiostro nero scuro per farne emergere “dei forti segni bianchi e neri, materici ed espressivi”.
Che personaggio vi ha colpito di più?
Francesco non ha dubbi: “Guido Picelli, un uomo che visto dopo 100 anni è un perfetto eroe da romanzo d’appendice o fumetto”.
Prosegue poi, raccontando di un altro personaggio: “Quando ero bambino dietro casa mia c’era una piccola via intitolata a Enrico Griffith, di origine irlandese, che ha combattuto durante i giorni delle Barricate. E’ sopravvissuto e poi è stato mandato al confino, dove è morto in un ospedale senza poter vedere moglie e figli”.
Rise ricorda invece Gino Gazzola, ragazzo 14enne, ucciso dai fascisti mentre faceva da vedetta nel quartiere Naviglio-Saffi. L’artista nel parlare dice che “pensare oggi ad un ragazzo che sacrifica la propria vita per un ideale di libertà e resistenza, che si unisce ad un’insurrezione popolare, è molto forte”.
Le sue parole non si arrestano e ricorda anche le donne di cui si hanno poche foto, che hanno avuto un ruolo importante.
Per terminare, oltre alla scoperta di come Francesco e Rise hanno costruito questa graphic novel, é importante sottolineare quanto i personaggi abbiano interagito con gli autori e, sinceramente, anche con noi intervistatori.
La storia delle Barricate raccontata da dietro le quinte, ci dà la possibilità di aprirci ad un nuovo mondo che ha un legame emotivo con il passato del nostro territorio e che ci proietta verso un futuro di Libertà e partecipazione popolare.
Favour