CALL PER GIOVANI BLOGGER

14 Lug CALL PER GIOVANI BLOGGER

Giovani al Centro, In Evidenza Autore: Redazione

LA REDAZIONE DI PARMA RITROVATA SI APRE AI GIOVANI DI PARMA PER LA SCRITTURA DI ARTICOLI E LA GESTIONE DEL PORTALE E DEI CANALI SOCIAL.

Vorrei che tu potessi rendere vivida la realtà con il tuo sguardo ancora puro, ingenuo, vorrei che tu potessi irradiare il bianco della pagina con le tue parole cariche di un senso, che tu potessi costruire significati, dare potere di trasformazione alla parola sovrana.

Soprattutto mi piacerebbe che tu possa raccontare il mondo ai tuoi coetanei, con il tuo sguardo vivo, acceso di bellezza, entusiasta, critico, utopico, ironico, leggero.

Vorrei che annunciassi visioni, vorrei che tu sappia prefigurare orizzonti utopici, apprezzerei enormemente che tu sia in grado di lucidare la patina opaca della realtà che ci circonda.

Non fa nulla se il tuo lessico e la tua forma sono ancora incerte, non importa se la tua lingua è ancora spuria, fragile, ancora incapace di intagliare i periodi nel modo in cui vorresti davvero, non conta neppure se ai tuoi pensieri non corrispondono ancora le giuste parole.

E’ normale, tutto questo avverrà nel tempo e sotto forma di un miracolo leggero che guiderà la tua mano in modo impercettibile. Leggerai e rileggerai ciò che hai scritto ma non sarai mai comunque soddisfatto, poiché imparerai che la perfezione è un confine irraggiungibile, un limbo sospeso che non è dato conoscere fino in fondo.

Abbiamo bisogno di te e del sguardo, abbiamo bisogno di voi, ragazz*, poiché siete gli unici che potete costruire ipotesi di trasformazione del contemporaneo, siete i soli che potete ammantare il cosmo di nuove energie, siete gli unici esseri che potete fermare uno sguardo apollineo sull’esistente.

Mi immagino le tue parole come un magnete in grado di attirare gli sguardi curiosi e assetati dei tuoi coetanei, dovrai saperli spiazzare, nutrire, sconvolgere.

E’ ciò che ti chiedono, le menti assopite hanno bisogno di piccole rivoluzioni, bisogna saper parlare loro di ciò che li può distogliere dall’avvilimento del brutto, bisogna regalare loro la sensazione di poter correre su nuove strade. E’ questo che può la parola, agire il cambiamento, interiore ed esteriore, trasformare, rivoluzionare.

Potresti parlarci delle storture e dei dilemmi del contemporaneo, delle nuove energie che si muovono lentamente emergendo dal guado del contemporaneo, ambiente, razzismo, diritti, lavoro, ma sarai tu a dover decidere dove gettare lo sguardo.

Solo ricorda: le parole sono importanti, ogni parola ha un peso e un posto nel mare della semantica, nell’oceano simbolico che circonda le nostre esistenze, fanne tesoro e conservalo nel tuo giovane scrigno.